La masseria è una dimora incompiuta realizzata nell'Ottocento
Voluta come residenza di campagna da Francesco Mormina Penna, nobile anticonformista nel contesto aristocratico locale, storico Mazziniano, si distinse nella stantia classe aristocratica grazie alle sue scelte e alle significative azioni a favore del popolo.
Negli anni '60, fu acquistata con i terreni circostanti da Vincenzo Carbone (nonno Vincenzino), che qui avviò un allevamento di animali a supporto della storica attività di famiglia. Qui sperimentò il modello "dal produttore al consumatore". Un antesignano del km 0.
Negli anni '90 il figlio di Vincenzino, Salvatore “Turi”, seguì la tendenza del territorio: "l’agricoltura intensiva". Coniugando l'amore per la propria terra con l'innovazione è nata e prospera ancora oggi l’azienda orticola.
Ai giorni nostri la Masseria conserva le proprie radici guardando al futuro e lo fa grazie a Vincenzo jr che, con l'aiuto di Carlo, è riuscito con passione e dedizione a creare un luogo fatto di esperienze sincere in cui vivere l’autentico stile di vita siciliano.